sabato 13 ottobre 2012

Countdown.

Non mi sono mai piaciuti i conti alla rovescia.

Anzi, direi proprio che li odio. Odio i conti alla rovescia. I countdown se vogliamofall'americano.

Odio i countdown e le code. Non quelle fatte con i capelli, ma quelle alla cassa, al cinema, alla posta...quelle insomma.

Tutte due sono legate allo scorrere del tempo, ma in modo diverto. Uno è un catalogare il tempo e farlo scorrere in maniera inversa, l'altro è una perdita di tempo.

Al di là di ciò, lasciamo stare per un attimo le code. Vi voglio parlare di countdown.

Perchè mancano 10 giorni alla partenza. Si, solo dieci. Poi la verde e ridente brianza mi riavrà come suo cittadino.

10 sono i giorni come 10 sono i post che voglio scrivere prima di partire. Sarebbe ancora più carino se riuscissi (ma non ve lo prometto) a scrivervi in ciascun post una cosa che ha caratterizzato questa esperienza, un abitudine acquisita, una sensazione o un'emozione vissuta e non solo "cosa ho fatto/cosa ho visto".

Stavo pensando, poco fa', in metropolitana che mi sento molto newyorkese in questi giorni. Alla fine sto cedendo, ammetto di stare subendo il fascino di questa città -sono però ancora combattivo nel difendere il mio paese, tranquilli. Oggi ad esempio una ragazza ha osato dirmi che NY è più pulita di Milano.

Ammetto che NY è come una affascinante e misteriosa donna, ci vuole un po' di tempo per conoscerla, per viziarla, soprattutto per capirla, ma alla fine la si conquista. O forse, come sta succedendo a me, è invece lei che ti conquista.
Ti seduce e ti fa diventare parte di lei. Ti fa dimenticare dei suoi difetti. Ti distrae, distogliendo il tuo sguardo dalle sue imperfezioni e, quando il tuo sguardo comincia a cedere è li che ti stupisce e ti colpisce nuovamente dritto al cuore.
Ogni giorno esibisce colori diversi e si veste di abiti sempre nuovi: la pioggia, il sole, l'estate, l'autunno, il tramonto, l'alba, il giorno e la notte.

In tre mesi ne ha indossati molti e ogni volta, magari dietro qualche mia brutta parola in dialetto -soprattutto se faceva freddo o pioveva- mi accorgevo di starmi a poco a poco sempre più affezionando.

Questa cosa la capisci soprattutto dopo tre mesi di uscite insieme, bevute di caffè e frequentazione con questa donna che si chiama NY.

Io lo capisco dalle piccole cose:

Ti addormenti quando prendi la metro per tornare a casa di sera e ti svegli puntualmente alla tua fermata.

Capisci i discorsi della gente intorno a te, sorridi e rivolgi loro una battuta.

Ascolti la storia di qualcuno che ti racconta la sua passione per le auto d'epoca. Lo stai ad ascoltare non perchè anche tu lo sei, ma per il semplice fatto che ognuno ha la sua storia interessante, ed in una metropoli di millemilamilioni di abitanti...sapete quante ce ne sono?

Aiuti qualcuno che sta sbagliando a prendere la metro, salvandolo da una lunga corsa sul treno in direzione opposta.

Rispondi alle indicazioni che ti chiedono i passanti. Non guardando la mappa.

Non guardi più la mappa perchè sai dove sei e dove si trovano le altre cose.

Sorseggi un bicchierone di caffè americano per strada per scaldarti..meglio se dell'IKEA e costa 75cent...perchè ci piace essere un po' alternativi...dai... :)

Ti stai accorgendo che stai iniziando a preferire una ciambella glassata ad un croissant classico italiano...forse perchè del croissant non ti ricordi il sapore.. (questa è davvero una brutta cosa!)

Parli di cucina italiana e delle tue ricette -semplicissime- con una ragazza americana che rimane puntualmente a bocca aperta..

Riesci a parlare con i bambini sulla metropolitana. Ragazzi, fidatevi. Parlare con un bambino americano di circa 5 anni è una cosa difficilissima. Non si capisce nulla! Anche solo dirgli che anche a voi piace Batman. Lo giuro. (A me è capitato una volta, perchè sto bambino mi stava tirando scemo in metro)

Ti fai la doccia e i tuoi pensieri scorrono in lingua inglese.

Dormi ed i tuoi sogni scorrono in lingua inglese.

Insomma, alla fine, mi sono affezionato a questa città.

Una cosa è sicura però: qui non ci vivrei per il resto della mia vita. O, per lo meno, ogni tanto devo tornare a casa ;)


I <3 NY.

-10







Nuove foto qui: http://www.flickr.com/photos/riccardorho/











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