martedì 31 luglio 2012

Ebbene si.

Ciao a tutti, come va?

Io sono qui, nella mia cameretta. Ogni tanto sento qualche sirena della polizia (ci sono sempre, in ogni momento della giornata), il tramonto mette in rilievo i contorni della skyline..o meglio, quello che della skyline riesco a vedere.

Ci sono anche giornate come questa, che si chiudono con un breve post su chi ti manca tanto.

Non  vi voglio stufare con parole che per alcuni potrebbero essere da "sfigato", per altri potrebbero essere molto dolci e per altri ancora potrebbero essere del tutto prive di significato.

Quindi, verrò subito al sodo. Stasera è una di quelle sere in cui ti metti li, affacciato alla finestra, e ti viene da pensare ai tuoi genitori.
Ti viene da pensare alle mille volte che ti fanno incazzare per niente, e ancora di più alle volte in cui un loro sorriso significa più delle mille ed una volta in cui con loro hai fatto pace.
Ti viene da pensare alle opportunità.
Ti viene da pensare alle cazzate che hai combinato e alle soddisfazioni che hai dato loro.
Ti viene da pensare a come dir loro grazie.

Poi ti accorgi che il tramonto sta svanendo e che le luci del ponte che collega Astoria con il Bronx stanno rubando la scena al rosso/arancione del cielo. L'artificiale a NY sovrasta immensamente quel poco che rimane di naturale. Anche il cielo.

Quindi decidi di non pensarci più e cerchi riparo in youtube, sdraiandoti sul letto.

Dopo una canzone del tuo gruppo preferito che ti dice di prendere una canzone triste e renderla migliore, i tuoi pensieri si dirigono di nuovo a loro.



Questa volta sono proprio le canzoni ad essere complici della tua mente.


Papà




Mamma





Vi voglio bene.



lunedì 30 luglio 2012

se nun so' matti nun ce li volemo.

Ciaooo!

"La cocacola è ancora frizzante??" cit. <3

che dire...ieri (domenica) tutto ok. Nel pomeriggio di ieri mi sono travestito da turista e sono andato a fare un giro in Time Square insieme a Stefano.

Un mare di gente, un mare di negozi ed un mare di stranezze. Intanto vi dico subito che la cosa a cui ho pensato dopo essere sceso dalla metro, di li a qualche manciata di secondi di cammino è stata: "qui se c'è la cacca di qualche cane sono finito."
In time square come quasi ovunque in NY, soprattutto per uno come me che vo fa' l'americcano, è impossibile esimersi dal guardare in alto, esimersi dall'ammirare gli skyscrapers che imponenti si contendono il primato di "più grosso", quasi rischiando il torcicollo.

Poi inizi a camminare. L'ipotesi di schiacciare quello che un cane ha mangiato qualche ora prima non ti sfiora più nemmeno la mente.

Poi vieni colpito dalle luci dei maxischermi, tantissimi. E la tua testa inizia ad inclinarsi un po' più verso il basso.

Poi realizzi che tutto intorno a te ci sono delle cose davvero fuori dal comune. Realizzi che a NY c'è tutto, basta saperlo cercare. Ed io imparerò anche questa arte, spero.

Quindi la tua testa rimette il tuo sguardo parallelo alla strada e ferma i tuoi occhi all'altezza di un negozio di gamberoni. Il Bubba&Gump. Alla fine quel simpatico ragazzone di colore con la masticazione inversa più vistosa del mondo ce l'ha fatta. COMPLIMENTI BUBBA HAI REALIZZATO IL TUO SOGNO! Mi sono commosso, chissà dove sarà ora...

Non fai in tempo a capire chi ti strattona e degli agenti di polizia iniziano a pronunciare qualcosa di incomprensibile, un american english veramente veloce. Provi a spiegarti, a capire, ma ti hanno detto che in america devi sempre dare ragione alle forze dell'ordine e startene zitto.
Ecco ci siamo, lo sapevo. Anche qui mi faccio riconoscere. Anche questa volta "sono dentro nei premi", e dopo solo tre giorni....
Li ringrazio e me ne vado, contento della mia foto.

Non faccio in tempo ad arrivare al semaforo dell'attraversamento pedonale che vedo lui.

Non ci crederete mai. Pensavo di non vederlo mai in tutta la mia vita.

Invece a NY è facile trovare gente famosa.

Lui, soprattutto, lo si riconosce subito. Ha uno stile inconfondibile e unico.

Non faccio in tempo a capacitarmene e tutti, intorno a lui, hanno già tirato fuori i cellulari, le coolpix e le reflex. Lui si gode il bagno di folla e intanto passa.

Cazzo, devo essere più veloce a tirare fuori dalla tasca il cellulare. Ma nulla mi ferma. Queste sono occasioni che capitano una volta nella vita.

Tolgo il telefono dalla custodia, sblocco la tastiera, seleziono l'opzione "camera" e lo rincorro.

Arrivo, affannato. Lui mi guarda, capisce la situazione e mi sorride.

"Excuse me man, can i take a picture of you?" Lui mi guarda, esita un attimo e mi risponde "yes my friend, of course..!"

Si mette in posa. Schiaccio il pulsante. Mi saluta. Me ne vado, con il sorriso.

Ebbene si, il NAKED COWBOY è il numero uno.

Time Square1

Time Square2

Time Square3

ACAF-All Cops Are Friends

Il sogno di Bubba

The Naked Cowboy

Ci facciamo sempre riconoscere.


Prometto che il prossimo post sarà più serio. Magari vi racconto cosa vuol dire essere un immigrato.

Ciaooooo!






domenica 29 luglio 2012

YO!

Ciao a tutti..!!
Vi tranquillizzo subito....finalmente ho trovato casa!!! :D

Sto a Ditmars-Astoria, un quartiere per la maggior parte greco, a 20 minuti di metro da manhattan. E' spettacolare, c'è ogni comodità, dal supermarket al negozietto strano...e puoi anche sfondarti di musaka..! :D

A proposito di supermarket....

Oggi ho fatto la mia prima spesa per la casa al supermarket dietro l'angolo, poi in un altro ancora e poi da un fruttivendolo. Ma quanto cavolo è impegnativo fare la spesa qui?!?!?!?

Sembra che gli scaffali ti cadano addosso da quanto sono colmi, da quanto sono alti e soprattutto...non esistono le porzioni da "single"..!  Il Think Big non è mai stato così vero, tutto enorme...anche la verdura cavolo! :D

Il post di oggi è proprio breve perchè sono in faccende domestiche affaccendato..per cui non me ne volete, sarò più generoso la prossima volta.

Però, per salutarvi come si vede, vi lascio una foto che vi fa capire quanto è complicato ma anche quanto può essere divertente (per un pirla come me) andare a fare la spesa... :D

Ciaoo!

venerdì 27 luglio 2012

Da cosa nasce casa...

Hi there! (cavolo se parlo l'ammmericano...!)

Oggi giornata un po' particolare. Giusto per usare eufemismi e cospargermi ogni centimetro di lingua di diplomazia, le giornate particolari sono quelle descritte dalle parole contenute nelle righe successive.

Sveglia alle 8.30am perchè la cosa più importante in questo momento è una sola: TROVARE UNA CASA.
La mattinata è, per cui, scivolata via con un invio selvaggio di email da parte mia rispondendo ad annunci su craiglist. L'ora di pranzo è invece stata piacevolissima grazie al collegamento skype con "chi adoro" e a messaggi e contatti con i miei cari amici. ;)

Fuori, la situazione era da giornata un po' particolare. Giornata un po' particolare vuole significare anche una giornata in cui a NY ci sono 95° Fahrenheit (35°C) e il tasso di umidità è pari a 94%. 

Intanto, quella del trovare casa, sta diventando una vera e propria ossessione...

....ho per cui cercato conforto in un fast food.

Maxi cheeseburger "da costruire". Cioè questa cosa è fantastica. Il maxi cheeseburger "da costruire" è praticamente un piatto con tutti gli ingredienti separati (tranne il formaggio fuso ovviamente) che ti invitano al loro totale assemblaggio in quelle due fette di pane morbidissimo, cercando di aumentare quel masochismo alimentare che giace recondito in te.

Non sto nemmeno a scrivere di quanto la temperatura e il tasso di umidità di questa giornata particolare abbiano giovato alla digestione di questa delizia ed al tasso di sopportazione della canicola, ci siamo capiti no?

Decido di andare a vedere dove trascorrerò gran parte delle giornate di qui a qualche giorno.
Prendo la metropolitana, oramai sono un maestro della linea N. Di solo questa però, perchè arrivato a Lexington mi stavo perdendo...
Risalgo in superficie con la voglia di scoprire cosa mi aspetta, colpito dall'impazienza di un bambino che sta per ricevere delle caramelle, oppure, se volete, armato della stessa curiosità e fame di un tremors che vuole vedere chi sarà il malcapitato che si potrà pappare di li a poco...

Salgo le scale e guardo, forzando lo sguardo e facendomi un po' violenza, gli scalini su cui poggio i piedi, ma finalmente arrivo all'ultimo e.........WOW!*

Se ieri per me NY era Astoria e quattro casette un po diroccate, ora per me NY è NY. Punto.

Lo stupore poi si somma a quello acquisito dalla vista del palazzone che mi impiegherà nei prossimi giorni. Non vi dico altro. Voglio un po' di serialità. :)

Affannato e con un po' di cheesburger "da costruire" che si era piantato li, all'inizio dello stomaco, decido di andare a "respirare" in Central Park.
Volete un aggettivo? IMMENSO. E ne ho visto solo qualche metro. Nei prossimi giorni andrò a trovare il buon vecchio John.

Torno a casa con la mia ossessione che, elegantemente, si è messa da parte ma, appena varco la soglia di casa, eccola che ritorna.

Mail su mail e su mail.....aspettando risposte su risposte e su risposte.

Ed eccomi qui, che per lo sconforto mi sono fatto un hamburger gigante....

.....sto scherzando ovviamente.

Mi sono preparato un po' di pasta in bianco. Sì, Barilla.
Semplicemente per una questione scaramantica però eh....in fondo si sa... "dove c'è Barilla c'è..."

Ciao a tutti e a presto!

* "WOW!": espressione utilizzata per parafrasare la reale imprecazione che suonò tipo: "porca di quella pu----a maledettttta schifosaaa!!"



Ecco ciò che ho visto:





welcome to NYC

Eccomi. Atterrato. Welcome to NYC.

Ok, sono arrivato ieri ma scrivo oggi. Perdonatemi. :)

Che dire, prima di parlare di NYC, giusto due parole sul viaggio.


Mi sveglio alle 5 di mattina per arrivare a Malpensa in orario e salire in aereo dove mi siedo tra due signore.
Pronti, partenza, via.
Ore 10.30am ora italiana, prima distribuzione di bevande da parte delle hostess e la simpatica signora alla mia sinistra decide di prendere un bel bicchierone di tavernello, rosso.
Ore 10.40am ora italiana, la simpatica signora fa scivolare dolcemente tutto il suo vino rosso sui miei jean che diventano fradici, con un alone rosso e lasciano un odore quasi nauseante di tavernello per tutto il viaggio. La mia preoccupazione era: "e se in dogana mi scambiano per un ubriacone e non mi lasciano entrare negli States!?!?" :D
L'odore passa, la macchia resta, la preoccupazione svanisce quasi completamente dopo aver visto un paio di puntate della quinta stagione di Californication in inglese sullo schermo davanti al mio sedile. Meno male che c'è Hank Moody.

Dopo un po di turbolenza e quasi 9 ore di volo, finalmente atterro nella grande mela...e non mi scambiano per un ubriacone alla dogana.

La simpatica signora, fortunatamente, ha un figlio di 38 anni che vive a NY da 8. Me lo presenta. Lui è gentilissimo e mi spiega un po' di trucchetti per "sopravvivere" a NY. Yeah.

Prendo il taxi e, chiacchierando con il taxista, vengo informato, con una calma indescrivibile, che verso sera ci sarà pioggia...o meglio "an hurricane".
Io non me ne curo, chissenefrega, tanto c'è il sole ora...sarà una bufala.

Finalmente arrivo all'Astoria dove c'è Stefano, un mio conoscente che si rivela subito simpaticissimo oltre che molto gentile, che mi ospita in casa sua e mi porta subito a mangiare l'HAMBURGHER PIU' BUONO CHE IO ABBIA MAI MANGIATO da SHAKE & SHACK (se volete rifarvi gli occhi..dato che mettere alla prova le vostre papille gustative è un po dura..cliccate qui), un chioschetto in Madison square park. Senza parole. Bontà e location si mescolano in una sola sensazione e ti tolgono il fiato per qualche istante.

Dopo di chè, arrivo a casa perchè "qui il tempo è imprevedibile, può cambiare da un momento all'altro" dice Stefano.
Io metto insieme, come in un puzzle, le sue parole e quelle del taxista e allora velocizzo il passo.
Tempo di chiudere la porta di casa, il cielo diventa scurissimo e....olè...hurricane. :D

Diciamo che più che un uragano è un temporale estivo brianzolo ma un tre/quattro volte più forte.
Diciamo anche che ha fatto solo bene un po d'acqua...dopo l'80% di umidità ed i 33 gradi celsius della giornata.

Ore 10.00pm ora americana, crollo.

Buonanotte e viva il jetlag.


La prima limo avvistata.

Vista di Astoria dalla metropolitana sopraelevata.

La metropolitana di Astoria Blv.

Il mitico Flat Iron davanti a Madison Square Park.