venerdì 27 luglio 2012

welcome to NYC

Eccomi. Atterrato. Welcome to NYC.

Ok, sono arrivato ieri ma scrivo oggi. Perdonatemi. :)

Che dire, prima di parlare di NYC, giusto due parole sul viaggio.


Mi sveglio alle 5 di mattina per arrivare a Malpensa in orario e salire in aereo dove mi siedo tra due signore.
Pronti, partenza, via.
Ore 10.30am ora italiana, prima distribuzione di bevande da parte delle hostess e la simpatica signora alla mia sinistra decide di prendere un bel bicchierone di tavernello, rosso.
Ore 10.40am ora italiana, la simpatica signora fa scivolare dolcemente tutto il suo vino rosso sui miei jean che diventano fradici, con un alone rosso e lasciano un odore quasi nauseante di tavernello per tutto il viaggio. La mia preoccupazione era: "e se in dogana mi scambiano per un ubriacone e non mi lasciano entrare negli States!?!?" :D
L'odore passa, la macchia resta, la preoccupazione svanisce quasi completamente dopo aver visto un paio di puntate della quinta stagione di Californication in inglese sullo schermo davanti al mio sedile. Meno male che c'è Hank Moody.

Dopo un po di turbolenza e quasi 9 ore di volo, finalmente atterro nella grande mela...e non mi scambiano per un ubriacone alla dogana.

La simpatica signora, fortunatamente, ha un figlio di 38 anni che vive a NY da 8. Me lo presenta. Lui è gentilissimo e mi spiega un po' di trucchetti per "sopravvivere" a NY. Yeah.

Prendo il taxi e, chiacchierando con il taxista, vengo informato, con una calma indescrivibile, che verso sera ci sarà pioggia...o meglio "an hurricane".
Io non me ne curo, chissenefrega, tanto c'è il sole ora...sarà una bufala.

Finalmente arrivo all'Astoria dove c'è Stefano, un mio conoscente che si rivela subito simpaticissimo oltre che molto gentile, che mi ospita in casa sua e mi porta subito a mangiare l'HAMBURGHER PIU' BUONO CHE IO ABBIA MAI MANGIATO da SHAKE & SHACK (se volete rifarvi gli occhi..dato che mettere alla prova le vostre papille gustative è un po dura..cliccate qui), un chioschetto in Madison square park. Senza parole. Bontà e location si mescolano in una sola sensazione e ti tolgono il fiato per qualche istante.

Dopo di chè, arrivo a casa perchè "qui il tempo è imprevedibile, può cambiare da un momento all'altro" dice Stefano.
Io metto insieme, come in un puzzle, le sue parole e quelle del taxista e allora velocizzo il passo.
Tempo di chiudere la porta di casa, il cielo diventa scurissimo e....olè...hurricane. :D

Diciamo che più che un uragano è un temporale estivo brianzolo ma un tre/quattro volte più forte.
Diciamo anche che ha fatto solo bene un po d'acqua...dopo l'80% di umidità ed i 33 gradi celsius della giornata.

Ore 10.00pm ora americana, crollo.

Buonanotte e viva il jetlag.


La prima limo avvistata.

Vista di Astoria dalla metropolitana sopraelevata.

La metropolitana di Astoria Blv.

Il mitico Flat Iron davanti a Madison Square Park.




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